Il prossimo sindaco di Sanremo dovrà doverosamente allargare la prospettiva della propria azione al fine di arrivare a rappresentare un maggior numero di istanze possibili. Ce lo ha chiesto la cittadinanza con un voto al primo turno molto articolato, che va ascoltato con grande senso di responsabilità, ancor più oggi che la città di Sanremo si trova alla vigilia di scelte strategiche decisive e grandi cambiamenti. Questo lo sento come un dovere morale, oltreché politico.
Con questo spirito, mi rivolgo al candidato sindaco Fulvio Fellegara e alla sua comunità per chiedere loro un supporto concreto al ballottaggio, poiché ritengo che i valori, a partire da quello dell’antifascismo, i programmi e le visioni che ci legano siano di gran lunga superiori rispetto alle differenze che ci separano.
Questo non vuol dire – come ho letto in alcune ricostruzioni giornalistiche anche di questa mattina – fare apparentamenti o accordi politici. Questa opzione, seppur legittima da un punto di vista politico, la escludo. Per coerenza e perché non sarebbe compresa dai rispettivi elettorati.
Ma si può e si deve trovare una condivisione programmatica su temi chiave, e mi riallaccio proprio alle parole di Fulvio Fellegara quando ha dichiarato che per la sua coalizione “contano i temi e l’attenzione che riceverà il programma e non le posizioni personali”. Penso alla salvaguardia della sanità pubblica e dell’ospedale di Sanremo, su cui occorrerà fare fronte comune anche in ambito provinciale, alla sostenibilità ambientale, alla centralità della cultura anche in ottica turistica, alla programmazione di nuovi asili nido e alla cura e al recupero di frazioni e periferie. Inoltre non si può non citare l’elemento di novità introdotto dal candidato sindaco Fellegara quando ha proposto di puntare sull’università della floricoltura e dello spettacolo, asset straordinari che contraddistinguono la città di Sanremo con la sua tradizione floricola e la forza del suo Festival della Canzone.
A luglio avremo anche una prima variazione di bilancio che sbloccherà il tesoretto lasciato dall’amministrazione uscente: è il primo passo concreto per condividere idee e progetti.
Dietro alla sfida diretta tra i due candidati sindaco del 23 e 24 giugno ci sono anche due visioni di città diverse, due programmi diversi, squadre diverse, con diverse idee e diversi valori.
Sento profondamente la responsabilità di fare tutto il possibile per scongiurare che la città finisca per essere governata da partiti e persone che quando in passato hanno amministrato la fecero precipitare in un drammatico immobilismo e causarono enormi sprechi di denaro pubblico, indebitando il Comune e lasciando in eredità alle amministrazioni successive giganteschi buchi di bilancio.
Per questo motivo auspico una convergenza programmatica con tutte le forze che desiderano opporsi alla deriva che la vittoria della coalizione Rolando porterebbe con sé”.