Voglio ringraziare, anche da parte di tutte le persone dei gruppi civici e associazioni che hanno deciso di sostenermi, tutti coloro che in questi giorni hanno lavorato duramente all’interno della macchina organizzativa del Festival di Sanremo. Senza il loro preziosissimo contributo non sarebbe stato possibile ottenere i risultati che sono stati ottenuti e che l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Alberto Biancheri ha sapientemente saputo far crescere nel corso degli anni.
Il Festival è molto importante per Sanremo e per tutta la Riviera ligure di ponente, è una specie di Ferragosto a febbraio, è – oltre ad essere una straordinaria cassa di risonanza che tutta l’Italia ci invidia – una fonte di reddito diretta e indiretta, per la città e per i sanremesi.
Una ricerca condotta dall’Ufficio Studi di Banca Ifis ha stimato in oltre 60 milioni di euro i ricavi complessivi tra raccolta pubblicitaria sui canali televisivi e digitali e impatti sul territorio. È una somma molto importante, che abbiamo il dovere di consolidare e se possibile di incrementare, per contribuire ad una miglior qualità della vita dei sanremesi. Le ricadute sono per tutti, al Festival lavorano prima, durante e dopo migliaia di persone, non soltanto di Sanremo. Fare qui questo evento è stata un’idea brillante e noi sappiamo che dobbiamo sempre ringraziare Amilcare Rambaldi per averla avuta e tutti coloro che nel tempo di hanno creduto, ci hanno investito tempo e denaro, prima fra tutti la Città di Sanremo e i sanremesi.
Saremo bravi – nel caso in cui i nostri concittadini avranno la volontà di eleggerci – se riusciremo a creare le condizioni per avere un’altra manifestazione di simile portata, magari basata su presupposti e argomenti diversi, che la nuova Amministrazione dovrà immaginare e proporre alla Rai e/o ad altre istituzioni, affinché si possa riproporre, in un’altra periodo dell’anno lo stesso “sistema Sanremo” (Rai-Comune-imprenditori e sponsor), e se sapremo fare in modo che eventi come il Premio Tenco vengano ulteriormente valorizzati.
Alessandro Mager